La maggior parte degli automobilisti pensano agli pneumatici soltanto come ad un oggetto rotondo e nero e non si rendono conto della loro importanza.
Da sempre, gli pneumatici sono la parte più importante del veicolo poichè sono l’unico elemento a stretto contatto con la suolo e anche i sistemi di trazione più avanzati, sono limitati dalla capacità dello pneumatico di tenere bene la strada. Motore, volante, freni e sospensioni lavorano attraverso gli pneumatici infatti sterzata, accelerazione e decelerazione vengono riflessi sulla carreggiata attraverso specifiche e diverse aree di contatto.
Per questi motivi, avere pneumatici adatti alle esigenze e alle caratteristiche della propria vettura, è senz’altro una garanzia di sicurezza.
Guidare un veicolo con pneumatici eccessivamente usurati, sotto gonfiati o non idonei alla vettura o all’ambiente circostante è Pericoloso, sia per se stessi che per gli altri.
Ne esistono di diverse tipologie, chiaramente in base al tipo di uso che gli si richiede e principalmente vengono suddivise in 3 macro categorie, seguendo come incipit il disegno del battistrada.
SIMMETRICHE:
La scultura (disegno) del battistrada è uguale da qualsiasi parte la si guardi, quindi il pneumatico può essere montato e successivamente girato sul cerchio o spostato indistintamente sia a sinistra che a destra sul veicolo perchè manterrà sempre la stessa impronta a terra. Questa tipologia di pneumatici però negli ultimi anni è andata sparendo a favore delle altre due nettamente piu performanti.
ASIMMETRICHE:
La scultura del pneumatico è suddivisa in diverse aree studiate per supportare al meglio il veicolo in base a cosa esso stia percorrendo (curva o rettilineo). La parte esterna del pneumatico è disegnata per affrontare meglio le curve, quando il pneumatico deve sopportare il carico della sterzata; quella centrale per supportare meglio il peso della vettura e le variazioni di velocità nelle traiettorie più rettilinee. In questi pneumatici avremo quindi un lato che dovrà sempre essere montato verso l’esterno e uno verso l’interno, senza la possibilità di invertirlo sul cerchio ma potendo solo cambiarlo di posizione indistintamente fra sinistra e destra sul veicolo. Questa tipologia è probabilmente la piu sfruttata al momento e include modelli che coprono tutto il parco circolante, dalla più piccola utilitaria al più grosso monovolume nonchè al settore HyperSport.
DIREZIONALI:
Dal nome stesso, questa tipologia di pneumatici è caratterizzata da una scultura del battistrada che forma una più o meno evidente freccia che deve essere montata in modo da “indicare ” la strada di fronte a noi. Perciò si otterrà che se il pneumatico deve essere montato a sinistra, avrà un senso di rotolamento antiorario, se è destro invece orario. La disposizione dei tasselli e degli intagli a freccia rende maggiore la possibilità del pneumatico di smaltire l’acqua e da più direzionalità all’avantreno del veicolo ottenendo una sterzata più veloce ed efficiente. Un esempio famoso di questi pneumatici sono le cosidette “Rain” da Formula 1, dove si puo apprezzare la marcata scultura a “V” rovesciata.
Gli pneumatici invernali sono consigliati quando la temperatura è pari o inferiore a 15°C, motivo per cui non offrono vantaggi solo ed unicamente su fondi stradali innevati o ghiacciati, ma lavorano meglio degli pneumatici tradizionali anche sul bagnato e sull’asciutto.
Come funzionano?
Sono pneumatici costituiti da una mescola particolare che rotolando si “scalda” e proprio per questa caratteristica vengono definiti “termici” (anche se il codice della strada li descrive solo come “pneumatici invernali”). Riescono quindi a scaldarsi anche con il freddo poichè sfruttano speciali mescole silicee che, anche con il minimo attrito, producono grande calore. Sul battistrada hanno intagliate delle speciali lamelle che durante il rotolamento flettono, agevolando lo smaltimento dell’acqua (o della neve sciolta) e aumentano così la superficie di contatto libera con la strada. Uno pneumatico invernale arriva quindi a smaltire quasi il doppio dell’acqua che viene smaltita invece da uno pneumatico estivo.
E’ suggerito montarne due o quattro?
Il codice della strada consente l’equipaggiamento del veicolo anche con solo due pneumatici invernali montati sulla trazione, ma è tuttavia strettamente raccomandata una dotazione completa di tutti e quattro gli pneumatici invernali uguali tra loro, al fine di garantire la massima omogeneità di comportamento tra l’asse anteriore e l’asse posteriore del veicolo e al fine di soddisfare qualsiasi esigenza durante la guida.
Posso montare pneumatici invernali con misure diverse da quelli estivi?
Le dimensioni del pneumatico devono rispettare quelle indicate nella carta di circolazione del veicolo, ma per quanto concerne gli pneumatici invernali è ammesso l’utilizzo di pneumatici caratterizzati da UN indice di velocità inferiore rispetto a quello omologato, solo ed esclusivamente nei periodi in cui vige l’obbligo di dotazioni invernali. Inoltre per alcuni veicoli, sulla carta di circolazione sono previste varianti di specifiche misure che sono da intendersi come aggiuntive a quelle di cui si è già accennato.
Come riconosco uno pneumatico invernale?
Gli pneumatici invernali si riconoscono dalle marchiature specifiche che si trovano sulla spalla del pneumatico stesso: la più conosciuta è M+S (M/S, M-S, M&S), che contraddistingue però tutti quegli pneumatici omologati per l’utilizzo durante i periodi di obbligo delle dotazioni invernali, indipendentemente dal fatto che essi siano composti da una mescola termica oppure no (ad es. pneumatici all seasons, alcuni modelli di pneumatici estivi da Suv, pneumatici made in China); l’altra, meno nota ma decisamente più importante, è lo snowflake, cioè un fiocco di neve incluso nel simbolo a forma di montagna che certifica che quel pneumatico adotta una mescola termica.
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